venerdì 28 ottobre 2011

Rame di Napoli (dolcetti speziati al cioccolato) ricetta Catanese

Ieri sera ho voluto provare a preparare questo dolcetto, che a dispetto del nome è tipico nel periodo della commemorazione dei defunti della provincia di Catania...infatti a Napoli lo sconoscono...la leggenda dice che...






L'antichissima ricetta delle Rame di Napoli, dolci tipici catanesi, risale al periodo del Regno delle due Sicilie. A quel tempo (metà del 1700) con la unificazione del Regno di Napoli con il regno di Sicilia, Re Carlo di Borbone , già re di Napoli, fece coniare alcuni tipi di moneta usando la lega di rame. Tali monete rappresentavano le monete più povere cioè più piccole nella scala dei valori dell’allora unità monetaria.


Il popolo non reagì entusiasticamente a tale trovata, tanto che in giro si diffuse la voce che visto i tempi che correvano sarebbe mancato poco che al posto delle monete si sarebbero usati dei biscotti. Il Catanese (scherzoso per indole, "liscio" diciamo noi), riprodusse in cucina le monete di rame usando, come poteva fare, materiale povero per la ricetta; anche se oggi la ricetta di un tempo è stata modificata, sia nelle dimensioni, oggi più grandi, e sia nei contenuti. L’antica ricetta prevedeva: farina – cacao amaro e cioccolato – zucchero – ammoniaca  – strutto e marmellata o di arance o di mandarini.

Oggi a quanto sopra si sono aggiunti i pistacchi e al posto della marmellata all’interno, troviamo la nutella. 


Ed ora finalmente la ricetta.....
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Ingredienti:

500 gr di farina per dolci Molini Rosignoli
70 gr di cacao amaro
220 gr di zucchero
50 gr di miele di zagara
18 gr di ammoniaca per dolci
60 gr di burro (in origine erano 75 gr di strutto)
400 gr di latte intero
3 cucchiaini di cannella regina Tec-Al
12 chiodi di garofano in polvere


Per la glassatura:
marmellata di arancia o mandarino o nutella
300 gr di cioccolato fondente
50 gr di burro di cacao Mirco Della Vecchia
granella di pistacchi di bronte o nocciole tritate per decorare


Procedimento:

In planetaria lavorate il burro con lo zucchero, quindi aggiungete il miele, il cacao, il latte, la farina, la cannella ed i chiodi di garofano. Lavorate e solo per ultimo aggiungete l'ammoniaca per dolci. Non spaventatevi dell'odoraccio, in cottura sparirà lasciando al dolce un aroma gradevole e tipico di questa specialità. Preriscaldate il forno a 180° C.
Otterrete un impasto molto denso, quasi fangoso!!!


Predisponete la carta forno su una teglia capiente (con queste dosi ne sono venute 4!) e con l'aiuto di un cucchiaio disponete l'impasto. Mettetene poco e ben distanziato perché in cottura lieviteranno.


Infornate per 10-15 minuti al massimo. All'apertura del forno verrete avvolti da un forte odore di ammoniaca...niente paura, significa che ha svolto il suo compito, facendo lievitare i dolcetti ed è andata via!!
Appena sfornati avranno quest'aspetto:


Spennellate con la marmellata (come da ricetta classica) o con la nutella (variante moderna) io ho fatto entrambe le due versioni: con marmellata di mandarino...


e variante in chiave moderna con nutella:


Lasciate raffreddare e nel frattempo preparate la glassa al cioccolato, fondendo il cioccolato fondente con il burro di cacao, questo per fare una copertura sottile e croccante.
Fate colare il cioccolato fuso sopra i dolcetti e decorate subito, prima che il cioccolato si rapprenda, con la granella di pistacchi o di nocciole, io ho usato il pistacchio per decorare quelli alla marmellata:


e la granella di nocciola per distinguere quelli alla nutella:


Lasciate solidificare il cioccolato per una mezz'oretta e le rame di napoli saranno pronte per essere gustate!!!




Ringrazio per la collaborazione:


                                                                                      per gli utensili in silicone


per la Farina

C

Erbe aromatiche, additivi chimici, miscele personalizzate
per la cannella regina


per il burro di cacao

9 commenti:

  1. Non conoscevo ne questo dolce e neppure la sua storia, tra l'altro fantastica!! Credo che siano queste le ricette migliori, quelle che appartengono al passato e si tramandano con il tempo... un abbraccio e buonissima serata

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  2. veramente buoni me ne mangerei uno alla svelta;)

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  3. Bella la storia di queste rame! Io conosco un'altra versione, comunque questa è deliziosa! Ciao

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  4. non l'ho mai sentito questo dolce!! mi hai incuriosita!

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  5. ah quanto ne vorrei un paio! io li conosco questi dolcetti e sono una squisitezza, li hai fatti benissimo, brava!

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  6. Adoro i piatti che portano con sè una leggenda. Questi non li conoscevo, mi sembrano veramente squisiti;-)

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